È ormai un mese che l’Italia sta combattendo contro un nemico invisibile, un nemico che non ha ostacoli, se non quello di trovarsi tra due o più individui e non poter passare, è un ostacolo che ognuno deve crearsi, stare lontani almeno un metro per non farsi colpire dal nemico invisibile. La stampa, le tv, i network stanno martellando il popolo con notizie sempre meno incoraggianti rispetto al moltiplicarsi del contagio, anche se qualcuno cerca di gonfiarle per avere più attenzione, ma a mio parere dovrebbero mandare in onda più servizi come film (considerato che i cinema sono chiusi), concerti, attività teatrali e altri programmi per cercare – quantomeno – di distrarre i cittadini dal problema. Purtroppo non è così, quando si parla di business e di solidarietà cominciano le dolenti note. La solidarietà, “atteggiamento spontaneo, o concordato, rispondente a una sostanziale convergenza o identità di interessi, idee, sentimenti”, dove sta??? Chi l’ha vista… da un continente come l’Europa, dove diversi Paesi con storie diverse, con lingua diversa e con costumi diversi, si sono messi insieme per rendere la vita delle persone migliore, più semplice e più sicura.
Purtroppo niente di tutto questo sta accadendo. Non voglio menzionare i tanti perché basta citare solo quello delle mascherine – è un fatto eclatante – così come la reazione del nostro Presidente a Lagarde; “è una gaffe” dicono molti, una gaffe inaccettabile. In un momento particolare come questo, è come dire al malato: “visto che stai male adesso ti do un colpo in testa”. Da dove viene la solidarietà? Da un Paese che non ha niente a che vedere con l’UE, da un Paese che ha sofferto, che sta soffrendo e che forse continuerà a soffrire insieme a noi (mi auguro di no e che tutto si risolva quanto prima). E allora mi sento di dire con tutto il cuore GRAZIE. L’Italia è un Paese forte e lo ha dimostrato superando le guerre, i terremoti, le alluvioni, il terrorismo e sicuramente supererà brillantemente anche questo difficilissimo momento con lo sforzo di tutti noi (senza polemiche e senza andare a trovare i colpevoli che nel passato non hanno fatto di più per il Paese). È un momento difficile e tutti insieme dobbiamo puntare ad un unico obiettivo: ritornare alla serenità e alla vita quotidiana dei giorni più belli della nostra vita. ( Non sono un antieuropeista)
INSIEME SI VINCE
